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Piano per l’inclusione PAI

 

L’Istituto Comprensivo, articolato nei tre plessi (due di secondaria, nel quartiere Prati, e uno di primaria presso la riserva naturale di Monte Mario) aderisce alla rete degli IC del I Municipio di Roma, precisamente nel quartiere Prati; la realtà territoriale offre prevalentemente servizi tipici del terziario grazie alla vicina presenza di tribunali, sedi Rai, studi professionali e monumenti ad alto impatto culturale e turistico. Ne consegue un tessuto sociale eterogeneo sia medio-alto, in cui la maggioranza della popolazione ha un livello culturale formalmente elevato, sia caratterizzato da fragilità. La presenza di alunni con cittadinanza non italiana è dovuta ad un’eterogeneità di situazioni quali figli di diplomatici o bambini adottati.

La progettualità della scuola è orientata verso un costante arricchimento dell’offerta formativa costituita dalle tradizionali sezioni musicali, dal potenziamento delle lingue straniere come il tedesco e lo spagnolo, oltre che all’inglese e francese; da alcune sezioni con tempo prolungato e dall’attivazione di attività facoltative pomeridiane che si svolgono durante tutto l’anno solare.

Inclusione e formazione costituiscono un binomio fondamentale per l’Istituto, da sempre attento a rilevare e ad ascoltare i bisogni di tutti gli alunni e notevolmente impegnato a promuovere un ambiente di apprendimento favorevole, in cui anche coloro che vivono situazioni di difficoltà possano avere pari opportunità di successo prima formativo e poi scolastico.

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

  • Psicofisici

55

  • Altro

-

2.  disturbi evolutivi specifici

205

  • DSA

163

  • ADHD/DOP

9

  • Borderline cognitivo

-

  • Altro

-

3.  svantaggio

 

  • Socio-economico

6

  • Linguistico-culturale

16

  • Disagio comportamentale/relazionale

11

  • Altro

 

Totali

268

19 % su popolazione scolastica (1407)

 

N° PEI redatti dai GLO

63

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria

205

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria

10

 

B. Risorse professionali specifiche

Prevalentemente utilizzate in…

Sì / No

Insegnanti di sostegno

Attività individualizzate e di

piccolo gruppo

 

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori

protetti, ecc.)

OEPA

Attività individualizzate e di

piccolo gruppo

 

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori

protetti, ecc.)

Assistenti alla comunicazione

Attività individualizzate e di

piccolo gruppo

 

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori

protetti, ecc.)

No

Funzioni strumentali / coordinamento

 

Referenti di Istituto

 

Psicopedagogisti e affini esterni/interni

 

Docenti tutor/mentor

 

Altro:

Sportello Dislessia

-

 

Sportello psicologico

 

docente con titolo Sport integrato

 

 

inclusiva

 

Altro:

-

 

 

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI

Rapporti con famiglie

Tutoraggio alunni

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica

inclusiva

 

Altro:

-

 

 

 

Altri docenti

Partecipazione a GLI

No

Rapporti con famiglie

Tutoraggio alunni

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica

inclusiva

 

Altro: partecipazione a

corsi formazione

 

 

Didattica speciale e progetti educativo- didattici a prevalente tematica

inclusiva

 

Didattica interculturale / italiano L2

Psicologia e psicopatologia dell’età

evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)

Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis.

Intellettive, sensoriali…)

 

Altro:

-

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*:

0

1

2

3

4

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento

inclusivo

 

 

 

X

 

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e

aggiornamento degli insegnanti

 

 

 

X

 

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive

 

 

 

X

 

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della

scuola

 

 

 

X

 

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della

scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti

 

 

X

 

 

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle

attività educative

 

 

 

 

X

 

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di

percorsi formativi inclusivi

 

 

 

X

 

Valorizzazione delle risorse esistenti

 

 

 

 

X

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la

realizzazione dei progetti di inclusione

 

 

 

X

 

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di

scuola e il successivo inserimento lavorativo

 

 

 

 

 

X

Altro: tardiva assegnazione delle risorse professionali

 

 

 

X

 

Carenza di personale con titolo (specializzazione)

 

 

 

X

 

Collaborazione degli OEPA

 

 

 

 

X

* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo

Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

 

Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno

 

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)

 

Coerentemente con la DM del 27 dicembre 2012, la CM n. 8 del 06/03/2013 e le successive note, si pone particolare attenzione alla centralità della “persona” alunno, alla promozione dei legami cooperativi tra componenti delle classi, alla gestione formativa degli inevitabili conflitti dovuti al processo di socializzazione, alla strutturazione di un clima accogliente e di un ambiente favorevole all’apprendimento e alla valorizzazione delle differenze.

Pertanto, il Collegio Docenti fissa le linee della progettazione didattica e stabilisce metodologie ed interventi sugli alunni con bisogni educativi speciali.

Dunque, l’Istituto, ormai da diversi anni, stabilisce le seguenti linee d’azione:

  • Verifica della situazione iniziale. Tale verifica inizia sin dal momento della formazione delle classi con la raccolta degli elementi sostanziali del percorso dell’alunno nel segmento scolastico precedente e con la partecipazione ai GLO conclusivi nelle sedi scolastiche di provenienza. I criteri di formazione delle classi con i livelli di conoscenza eterogenei rappresentano un tassello fondamentale per favorire l’inclusione.
  • Piano personalizzato. Il Consiglio di classe formula un piano personalizzato che prevede percorsi personalizzati di recupero con rapporto uno a uno, progetti di intervento a scadenza nelle classi con maggiori criticità, interventi di tutoraggio, ove le risorse lo consentano.
  • Attività di riallineamento. L’Istituto, sulla base dei risultati del primo quadrimestre, agli inizi di febbraio, pianifica attività per colmare le carenze riscontrate, mediante diverse strategie:
    • Tutoring;
    • Attività di recupero e potenziamento organizzate per fasce di livello;
    • Percorsi individualizzati e/o personalizzati;
    • Riproposizione dei nuclei fondamentali della disciplina con rielaborazione dei curricoli di riferimento;
    • Corsi in orario pomeridiano.

 

L’Istituto continua a perseguire l’obiettivo di definire e condividere procedure e modulistica interna.

Le Funzioni strumentali e i Referenti per l’inclusione, in collaborazione con il Dirigente Scolastico svolgono:

a)Per gli alunni con disabilità certificata ai fini dell’inclusione scolastica (ex legge 104/92):

  • azione di accoglienza e tutoraggio dei nuovi docenti nell’area dell’inclusione;
  • azione di coordinamento con l’équipe medica e il GLI;
  • coordinamento per la stesura del Piano dell’Inclusione;
  • azioni di coordinamento del GLI di Istituto;
  • supervisione dei Piani educativi individualizzati;
  • ricerca di materiali utili alle attività di sostegno in classe;
  • individuazione di adeguate strategie educative e compensative;
  • aggiornamento sull’andamento degli alunni con disabilità;
  • operazioni di monitoraggio, valutazione, documentazione.
  1. Per gli alunni con Disturbi evolutivi specifici:
    • pianificazione degli incontri famiglie-docenti;
  2. coordinamento per la stesura del Piano didattico personalizzato;
  3. gestione del patto formativo con le famiglie;
  4. individuazione di adeguate strategie educative e compensative;
  5. coordinamento dei laboratori predisposti all’interno dell’istituto;
  6. operazioni di monitoraggio, valutazione, documentazione.

c)Per gli alunni con svantaggio socio-economico, linguistico-culturale o relazionale, non di tipo certificato

  • coordinamento incontri docenti-operatori specialisti- assistente sociale;
  • coordinamento per la stesura del Piano didattico personalizzato;
    • organizzazione progetti di prevenzione della dispersione scolastica e di recupero dei soggetti a rischio;
  • individuazione di adeguate strategie educative;
  • operazioni di monitoraggio, valutazione, documentazione.

 

Il Piano annuale per l’inclusività offre ai docenti la possibilità di ampliare la riflessione 

pedagogica sull’applicazione di strategie inclusive per realizzare un processo di apprendimento personalizzato (Cooperative learning e Peer-education, …).

Quanto su esposto è parte integrante del PTOF elaborato dal Collegio dei Docenti e deliberato dal

Consiglio di Istituto, costituendo l’adattamento del curricolo nazionale alla realtà locale.

I Consigli di classe ed i team dei docenti implementano quanto previsto dal PTOF nel rispetto della normativa vigente riguardo a:

  • Alunni con disabilità certificate (ex legge 104/92).
  • Alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (ex lege 170/2010).
  • Alunni con altri BES certificati e non (ex D.M.27 dicembre 2012 e CM 8/ 2013) Naturalmente, sia che il PDP venga redatto o meno, a seconda delle valutazioni pedagogico - didattiche del Consiglio di classe, coinvolgendo opportunamente tutti i soggetti educativi e promuovendo azioni di intesa tra i membri della rete di supporto costituitasi, è necessario promuovere l’inclusione come modalità di lavoro ordinaria ed efficace per tutti.

La consolidata esperienza dell’Istituto conferma che la migliore, risolutiva e dirimente risorsa per l’inclusione è la relazione educativa tra docenti e alunni, costituendo per loro un importante punto di riferimento. Di pari rilevanza, la corresponsabilità tra docenti e altre agenzie educative, al fine di partire, coerentemente con la logica dell’ICF, dalla valutazione dei contesti, nel senso della riduzione al minimo delle barriere e dell’incremento dei facilitatori, nell’ottica, peraltro, di una compartecipazione responsabile di tutte le componenti coinvolte (scuola, famiglia, UMV ecc.) nell’inclusione del soggetto in formazione con disabilità.

 

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

Le risorse sono assegnate alla rete di Ambito, ai cui lavori l’Istituto partecipa aderendo alle iniziative formative da essa proposte su tematiche multidisciplinari. Individualmente, i docenti effettuano percorsi di formazione relativi ai curricula disciplinari e frequentano seminari specifici sui temi dell’inclusività promossi, quest’anno in particolare, sui Disturbi specifici dell’apprendimento e sulla DDI come pure sulle tematiche dell’inclusione degli alunni con disabilità e su percorsi specifici della gestione del disagio, in particolare per i docenti precari non specializzati, in quanto leve fondamentali del cambiamento, possono ancora migliorare.

 

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive

Le strategie valutative, già enunciate nel PTOF, con un prioritario valore formativo, tengono conto dei livelli raggiunti ma anche dei miglioramenti dell’alunno, anche in termini di capacità di riflessione sul lavoro svolto e di autovalutazione.

Si auspica di poter usare anche lo strumento Index for Inclusion, per la lettura di punti di forza e criticità organizzative attraverso questionari e un sistema di tabulazione ed elaborazione dei dati.

 

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

L’assegnazione delle ore di sostegno agli alunni con disabilità certificata (ex L.104/92) viene preceduta da uno studio collegiale dei casi e tiene conto sia delle competenze, sia degli alunni, che dei docenti, anche considerando quanto concordato al GLI di Istituto.

Nell’a.s. 2021-22 l’Istituto è riuscito a convocare almeno due GLO per tutti gli alunni, anche di annualità intermedie, e con un’apprezzabile partecipazione dei docenti e delle famiglie; si auspica di trovare modalità che aiutino le UVM della ASL a partecipare ai GLO il più possibile anche indirettamente, con azioni di consulenza precedenti al GLO, se non dovessero riuscire ad essere presenti il giorno della riunione. La modalità di riunione a distanza o anche parzialmente a distanza, potrebbe essere, infatti, un modo per garantire il più possibile la presenza di buona parte

delle componenti, come occasione privilegiata di confronto fra le parti, di monitoraggio nella co-

progettazione del PEI. Il dipartimento dell’Inclusione svolge attività formativo-didattiche che coinvolgono indistintamente alunni con e senza difficoltà in ciascuna classe, con la finalità di incrementare il più possibile il livello di Inclusività, per intervenire su un numero di alunni ben più ampio di quello degli alunni con disabilità certificata, promuovendo l’apprendimento tra pari e coadiuvando i processi di integrazione, socializzazione e cooperazione. Il docente specializzato costituisce, dunque, una risorsa per tutta la classe in cui svolge il suo lavoro e diviene veicolo per l’integrazione e la valorizzazione di tutte le differenze.

 

  • Incontri informativi con le famiglie degli alunni con BES a sostegno della genitorialità;
  • Supporto ai docenti curricolari nell’organizzazione di adeguate procedure atte a fornire risposte mirate e puntuali ai bisogni educativi speciali emergenti, a far fronte a situazioni di svantaggio legate alle specifiche patologie degli alunni per i quali garantire e favorire il successo scolastico e formativo;
  • Supporto ai docenti di sostegno attivando confronti sulle problematiche relative agli alunni certificati, apportando suggerimenti e contributi per la stesura e la predisposizione dei piani individualizzati, di progetti mirati e di tutta la documentazione di reportistica ed analisi;
  • Attivazione corsi di studio guidato e rinforzo in modalità di doposcuola;
  • Presenza dello psicologo attraverso attività di Sportello;
  • Potenziamento delle procedure di ricezione e gestione della documentazione e della rilevazione dei B.E.S secondo uno specifico protocollo;
  • Avvio di un archivio informatico sull'organico a supporto degli alunni con BES e sulla relativa documentazione
  • Assegnazione/organizzazione del personale di sostegno rispetto alla connotazione di gravità del caso, al mantenimento di rapporti di continuità, alla competenza professionale dei singoli docenti;
  • Aumentare la trasversalità nell'organizzazione del sostegno all'interno della classe flessibilizzandone il più possibile l'orario in funzione delle attività curriculari e di progetto;
  • Osservazione e monitoraggio atipicitá per individuazione precoce DSA, attraverso prove trasversali di Lingua e Matematica per gli alunni in ingresso nella scuola secondaria (Prove Cornoldi);
  • Individuazione di possibili alunni ad alto potenziale e relativo accompagnamento;

Attivazione di laboratori integrati di sviluppo e potenziamento delle diverse “intelligenze”: Sport e Teatro.

 

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti

  • La scuola partecipa con accordo formalizzato al Tavolo di quadrante con ASL RM1, Dipartimenti delle Politiche sociali, Servizi alla Persona, alla Famiglia ed alla Infanzia - Servizi Sociali dei Municipi XI-XIII-XV - I per promuovere politiche comuni ed attuare interventi congiunti nelle aree disagio socio-culturale e scolastico, disagio socio-economico, salute, disabilità e disagio psichico, immigrazione;
  • Rapporti con Cooperativa OEPA;
  • Rapporti con Municipio I e Unità Organizzativa Socio-Educativa-Culturale e Sportiva U.O.S.E.C.S.;
  • Rapporti con Municipio I ed attivazione Progetto ScApPaRe primaria e secondaria di primo grado;
  • Rapporti con ASL e centri accreditati presenti sul territorio;
  • Attivazione sportello d’ascolto con lo psicologo;
  • Attivazione di percorsi di doposcuola di piccolo gruppo per alunni DSA con docenti – tutor formati con AID;
  • Attivazione di percorsi di doposcuola di piccolo gruppo per alunni con disabilità.

 

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative

L’incontro si realizza, in primis, nelle sedi istituzionali: Consiglio di Istituto, Consigli di classe e GLO. Elementi costitutivi:

  • Condivisione da parte delle famiglie dei PEI e dei PDP (Patto Formativo).

Nel punto di ascolto dedicato all’interno della scuola ha avuto e si auspica abbia rilevanza lo sportello d’ascolto psicologico rivolto sia alle famiglie, ai docenti e agli alunni di scuola secondaria, in presenza.

 

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi

 

Si rinvia al PTOF della scuola premesso che la presenza consistente e “diffusa”, nelle classi, di alunni con bisogni educativi speciali impone che tutte le attività proposte ed effettuate siano declinate secondo un’ottica inclusiva. Infatti, l’istituto si impegna affinché, progressivamente, le strategie utilizzate per tali alunni diventino modalità consueta di lavoro e prassi consolidate. Tra le strategie didattiche utilizzabili e utilizzate sono privilegiate il cooperative learning, il tutoring e la peer education. Ne consegue che tutti i progetti sia della scuola primaria sia della scuola secondaria hanno elementi di forte inclusività; tra i molti, in particolare:

 

  • L’orto a scuola
  • Settimana delle scienze
  • Premio Streghetta
  • Laboratori Teatrali
  • Sport integrato
  • Orchestra
  • Topi di biblioteca
  • Erasmus +
  • Laboratorio di creatività

In particolare, l’Istituto ha attivato nell’ultimo triennio progetti per:

  1. Attuare e verificare l’efficacia pedagogica e il valore educativo di una modalità innovativa e concreta di praticare un'attività sportiva tutti insieme, indiscriminatamente rispetto alla natura e il grado delle abilità degli studenti;
  2. Per lo sviluppo e la maturazione di competenze di cittadinanza volte alla costruzione della propria identità, alla conoscenza, alla comprensione e all’accoglienza dell’altro da parte di ogni studente. Nello specifico sono stati realizzati e si intende realizzare, qualora fossero presenti disponibilità e professionalità nel personale in servizio, come percorsi formativi inclusivi:
  • Sport (integrato) che segue la metodologia generale dell’ “A.P.A. (Adapted Physical Activities) appoggiandosi sui fondamentali metodologici dell’apprendimento cooperativo e dell’educazione tra pari. Pone inoltre al centro il valore dell’intelligenza emotiva che favorisce la consapevolezza delle proprie emozioni come elemento chiave al fine di maturare un appagante vita sociale fondata sull'interscambio e sulla capacità empatica, in un rapporto che coinvolge una pluralità di interlocutori.
  • Laboratorio di creatività: “Quel pasticcio del Belli”, per consolidare le competenze relazionali necessarie all’inserimento e alla collaborazione nel gruppo dei pari, introiettare le regole di comportamento adeguate alla condivisione di spazi e attività di gruppo, promuovere la socializzazione all’interno del gruppo dei pari.

Valorizzazione delle risorse esistenti

  • Assegnazione di ruoli di coordinamento a personale in possesso di requisiti specifici e adeguate competenze organizzative e relazionali;
  • Attivazione doposcuola con docenti di qualifica Tutor, formati con AID, per alunni con DSA e studio assistito per alunni certificati, scuola secondaria e tutoraggio di gruppo pomeridiano per alunni DSA, nel tempo scuola, per gli alunni della scuola primaria;
  • Attivazione da parte di docenti esperti di prassi educative innovative e laboratoriali integrate: sport integrato con l’introduzione delle attività di canoa e canottaggio.

E’ prevista la ricognizione delle competenze individuali e collettive dei docenti interni e la valorizzazione delle stesse nella progettazione di momenti formativi. Fondamentale, poi, promuovere la formazione permanente di tutti i docenti con corsi specifici sull’inclusione.

 

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo

L’Istituto promuove azioni tese alla continuità e all’ orientamento in senso verticale, stabilendo con le scuole e i soggetti istituzionali del territorio rapporti di scambio e condivisione di informazioni per la costruzione di progetti di vita per tutti i suoi alunni.

In tali fasi delicate, l’inclusione si esplica come accoglienza continua, quotidiana, che, attraverso il confronto, ha l'intento di aprire la mente e rendere autonomi e consapevoli dell’irrinunciabile apporto che dà il pensiero dell'altro.

Nel protocollo di accoglienza per gli alunni con BES:

  • Per le famiglie che vogliono conoscere l’offerta formativa dell’Istituto è prevista la possibilità di usufruire di un servizio di informazione e consulenza. In base ai diversi bisogni educativi evidenziati la commissione formazione classi cerca di definire il percorso più adatto all’alunno. - Formalizzata l’iscrizione, il referente per l’inclusione incontra i docenti della scuola di provenienza dell’alunno ed i suoi genitori per formulare progetti per l’integrazione e, a seguito della verifica della documentazione pervenuta, procede all’attivazione di risposte di tipo organizzativo per accogliere l’alunno stesso (richiesta OEPA, assistenza di base, trasporto, strumenti e ausili informatici ecc…) e predispone, all’inizio dell’attività scolastica, tutte le attività volte ad accogliere l’alunno.
  • Il Referente DSA incontra le famiglie o assume informazioni rispetto alle caratteristiche dei singoli, riferisce ai team e ai Consigli di classe, controlla le documentazioni e supporta nella stesura 

    dei PdP insieme con famiglie e terapisti.

  • Il Referente informa il Consiglio di classe sulle problematiche relative all’alunno, incontra i genitori all’inizio dell’anno scolastico, prende contatti con gli specialisti della ASL, collabora con gli insegnanti curricolari al fine di creare un clima di collaborazione e di inclusione.
  • Il Referente per gli adottati incontra le famiglie sia per approntare la migliore accoglienza sia per informare i consigli di classe/team di inserimento riguardo alle caratteristiche dell’alunno, ai suoi punti di forza e di debolezza, alle eventuali problematiche preesistenti. Se, del caso, fa da tramite e coordina gli interventi dei diversi soggetti preposti ad accompagnare la crescita dell’alunno/a.

Inoltre vengono garantite:

  • Giornate dedicate ad attività di continuità didattica tra i vari ordini di scuola che vedono coinvolti direttamente gli alunni;
  • Formulazione di progetti per la continuità fra ordini di scuola;
  • Potenziamento del raccordo dei docenti degli anni-ponte dei diversi ordini di scuola.
  •  

    L’attività dei referenti si armonizza, costituendosi come gruppo tecnico collaborativo che si propone come principale referente:

  • Nei raccordi con le scuole di ogni ordine e grado, da quelle dall’infanzia alle Sc. Sec. di 2° gr., per l’accoglienza degli alunni in ingresso e per l’orientamento “in uscita”;
  • Nella collaborazione con le FF.SS e lo Staff del dirigente.

 

Elaborato dal GLI il 7 giugno 2022

Deliberato dal Collegio dei Docenti il 30 06 2022