Ricerca Avviata

Strategie per la prevenzione dei fenomeni di Bullismo e Cyberbullismo

Strategie per la prevenzione dei fenomeni di Bullismo e Cyberbullismo

Gli interventi di prevenzione messi in atto dalla Scuola intendono contrastare e ridurre i fenomeni di bullismo e cyberbullismo.

La Scuola in questo senso si impegna a molteplici livelli perché i fenomeni assumono modalità sempre più complesse ed insidiose. Spesso i fenomeni non si manifestano in classe ma vanno poi ad incidere sulle dinamiche di relazione che coinvolgono i ragazzi nelle classi. È il caso ad esempio di docenti che vengono a conoscenza del fatto che nelle classi siano circolate offese utilizzando particolari strumenti come gruppi WhatsApp.

La Scuola intende creare al suo interno un contesto particolarmente attento e sensibile che permetta agli operatori di poter intercettare i fenomeni prima che diventino particolarmente gravi.

È possibile intervenire in termini preventivi e in termini reattivi rispetto ai fenomeni a vari livelli.

Gli interventi particolarmente rilevanti per la prevenzione di fenomeni di bullismo e di cyberbullismo in cui la Scuola si impegna sono ricondotti a tre fattispecie: azioni di Prevenzione Universale, Prevenzione Selettiva e Prevenzione Indicata.

Le azioni di Prevenzione Universale prevedono la creazione di tutta una serie di opportunità e circostanze che funzionano da ‘antidoto’ nei confronti dei fenomeni da contrastare.

Le azioni di Prevenzione Selettiva prevedono interventi più mirati laddove emerge il riconoscimento di situazioni più vulnerabili ai fenomeni dovute a contesti che possono generare più facilmente comportamenti potenzialmente devianti.

Le azioni di Prevenzione Indicata prevedono interventi che vanno ad intervenire e mediare in un contesto di conflittualità permettendo l’attivazione di una azione di tipo rieducativo.

Il modello tripartito della prevenzione consentirà alla Scuola di articolare l’intervento secondo il bisogno e laddove il livello precedente non sia stato efficace consentirà di intervenire con percorsi più intensivi e via via più mirati.

La Scuola articolerà l’intervento sempre considerando il fatto che il fenomeno non è una patologia individuale ma si configura normalmente come un processo che investe il gruppo.

Il bullismo è un fenomeno complesso, di natura sociale, le cause possono collocarsi a diversi livelli di complessità, alcuni di tipo più individuale legati alle vulnerabilità, alle caratteristiche temperamentali e alle fragilità individuali, altre legate a contesti più prossimali come possono essere le dinamiche relative alla famiglia o al gruppo classe stesso. Altri fattori possono riguardare invece processi e cause più di tipo distale che possono riguardare la cultura di riferimento, i modelli, i valori di riferimento, i contesti legati al quartiere e alla comunità di riferimento.

La Scuola si trova quindi a prevenire ed affrontare un fenomeno che si manifesta con evidenza in classe ma si nutre altrove. Gli interventi di prevenzione via via attivati sono funzionali al bisogno, sono calibrati in funzione delle specificità rilevate e cercano di coinvolgere tutti (studenti, genitori, operatori della scuola, ...) in un processo inclusivo che lavora sulla consapevolezza e sul rispetto delle caratteristiche altrui.  

Gli interventi di prevenzione sono significativamente caratterizzati da tre colori (verde, giallo, rosso) che ne connotano il livello di urgenza e di emergenza: alcune situazioni necessitano di tempestività degli interventi per poter prendere in carico e risolvere efficacemente situazioni a rischio.

 

Prevenzione Universale   

Il focus della prevenzione universale è ridurre il rischio e promuovere risorse e resilienze nel contesto scolastico per contrastare fenomeni di bullismo. La Prevenzione Universale è rivolta a tutti indipendentemente dal coinvolgimento in fenomeni di bullismo nell’ottica di attivare potenziali risorse legate alla responsabilizzazione e alla consapevolezza.

La finalità è quella di sensibilizzare un gruppo che diviene un contesto responsabile in cui la maggioranza non rimane silenziosa e i fenomeni non riescono a manifestarsi facilmente. 

La Prevenzione Universale è connotata dal colore verde: c’è una relativa tranquillità nel destinare e orientare gli interventi rispetto ai tempi e rispetto all’emergenza e alle necessità della situazione.

La Scuola investe nella Prevenzione Universale perché bullismo e cyberbullismo sono la manifestazione di una patologia nelle relazioni sociali. L’approccio preventivo è sistemico su tutti (ragazzi, docenti, personale non docente, famiglie) con focus specifici in funzione dei diversi target.

Le AZIONI SPECIFICHE con cui la Scuola si attiva in merito alla Prevenzione Universale sono:

·       interventi informativi per i genitori riguardo ai rischi connessi con l’uso delle nuove      

tecnologie, anche con la presenza di figure esterne alla scuola che facciano comprendere la portata e le conseguenze di determinate azioni configurabili anche come reati (Polizia postale, …); questo tipo di interventi è rivolto ai genitori di tutti i ragazzi della Scuola, con una attenzione particolare ai genitori dei ragazzi in ingresso

·       interventi formativi per i ragazzi (in modo particolare per quelli in ingresso nella scuola) anche con la presenza di figure esterne alla scuola (Polizia postale, …); la finalità è quella di rendere consapevoli i ragazzi rispetto alla portata e alle conseguenze di determinate azioni

·       interventi formativi per gli operatori della scuola, volti ad aumentare le competenze in merito alle strategie per contrastare i fenomeni di bullismo e di cyberbullismo (formazione a cascata oppure con la presenza di specifiche figure professionali esterne alla Scuola); volti anche ad aumentare le competenze in merito alle caratteristiche di apprendimento di alcuni ragazzi, per consentire con le opportune strategie una reale inclusione ed integrazione

·       educazione digitale dei ragazzi, volta alla piena comprensione delle potenzialità e dei rischi dello strumento informatico ma soprattutto delle conseguenze di comportamenti scorretti

·       esperienze di socializzazione e prosocialità

o   educazione ai valori dello sport, con esperienze proposte nelle diverse classi volte a far emergere lo spirito di gruppo, il rispetto dell’avversario, il fair play, l’inclusione (tornei di calcetto, esperienze di canottaggio, orienteering, corsa di Miguel, sport integrato, Alexander day …). In queste occasioni si affiancano a specifici obiettivi didattici obiettivi trasversali che rinforzano la coesione e la collaborazione all’interno del gruppo classe che finalizza i propri sforzi congiunti per il prestigio della propria squadra

o   condivisione e/o competizione tra classi, con esperienze nelle diverse discipline (Settimana della Scienza, Logicando, …) volte a far emergere uno spirito di corpo della classe, che orienta le sue risorse e i suoi sforzi per il raggiungimento del medesimo risultato, a vantaggio del prestigio della classe

o   ricorso a forme di lavoro cooperativo (peer education, lavori di gruppo, tutoraggio …) per favorire un clima sereno e di collaborazione reciproca all’interno del gruppo classe

·       esperienze legate ad incrementare l’approfondimento della conoscenza della cultura di altri paesi e del pensiero dell’altro (festa del libro, settimana della lingua francese, teatro in lingua francese, …)

·       premialità e consenso sociale per i ragazzi che si distinguono per il comportamento, la Borsa di Studio “Amici di Luigi” premia i ragazzi che si distinguono, oltre che per i risultati scolastici, per il comportamento: il rispetto e l’apertura all’altro sono caratteristiche che rendono tutti i candidati alla Borsa di Studio “Amici di Luigi” già vincitori di fatto

·       uscite didattiche e campi scuola mirati, laddove necessario, pensati specificatamente per favorire la coesione di classe e il riconoscimento delle peculiarità dell’altro come fonte di ricchezza

·       visite a luoghi di culto di altre religioni, per comprendere e rispettare la religiosità dell’altro

·       esperienze di solidarietà nei confronti di realtà molto diverse dalle nostre, i ragazzi sono coinvolti in progetti di associazioni che operano all’estero, in realtà disagiate (Afrikasi, Huellas de Vida) la finalità è quella di promuovere in loro la consapevolezza delle difficoltà oggettive vissute dai loro pari in altre realtà, promuovere l’empatia e la solidarietà

·       incontri di sensibilizzazione con testimoni, ad esempio la collaborazione con il Centro Astalli consente di avere nella Scuola testimonianze di rifugiati. Il confronto con persone che raccontano la loro storia e si confrontano rafforza nei ragazzi il senso critico, la consapevolezza delle difficoltà oggettive di chi arriva nel nostro paese

·       approccio curriculare, che affianca agli obiettivi di apprendimento della materia specifici obiettivi prosociali: promozione della consapevolezza, della responsabilizzazione personale, di comportamenti corretti. L’approccio curricolare è percorso all’interno della materia con diverse tipologie di stimoli (es. letterario, culturale, di attualità etc) e diverse tecniche di rielaborazione utilizzate per aumentare la consapevolezza sui temi del bullismo e del cyberbullismo (es. lettere, interviste, role play, brainstorming etc) cercando di mantenere un focus specifico sul ruolo dell’osservatore nelle dinamiche dei fenomeni. La finalità è quella di sensibilizzare tutto il gruppo classe costruendo consapevolezza e attenzione al problema ma è anche quella di promuovere un atteggiamento critico assertivo, cioè capace di sostenere le proprie idee senza prevaricare gli altri.

·       sensibilizzazione della Scuola e delle classi con stimoli di tipo culturale volti a creare sensibilità ed empatia reciproca in un clima di coesione e collaborazione nel gruppo classe: in particolare il Consiglio di Classe può proporre molteplici percorsi e occasioni di approfondimento in coincidenza con ricorrenze specificheanche con la presenza all’interno della Scuola di testimonianze:

o   4 ottobre - Giornata della pace, della fraternità e del dialogo tra appartenenti a culture e religioni diverse (istituita dal Parlamento italiano nel 2005 è volta a sensibilizzare al rispetto e al dialogo interreligioso. Si è scelto il 4 ottobre in onore di San Francesco d’Assisi e del suo messaggio di pace e fratellanza) Si vuole riaffermare, celebrando tale ricorrenza, la necessità di una convivenza pacifica tra popoli, di un dialogo sereno e positivo tra quanti sono portatori di valori e culture diversi. Per la Scuola è l’occasione per una riflessione sui temi della pace, della solidarietà e della conoscenza reciproca.

o   20 novembre – Giornata mondiale dei diritti dei bambini (il giorno scelto è quello in cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottò la Dichiarazione dei diritti del fanciullo, nel 1959, e la Convenzione sui diritti del fanciullo, nel 1989). Per la Scuola è l’occasione per una riflessione sui diritti dei bambini, tra questi: il diritto alla vita, alla salute, all’istruzione e al gioco, così come il diritto alla famiglia, alla protezione dalla violenza, alla non discriminazione e all’ascolto della loro opinione.

o   25 novembre – Giornata mondiale contro la violenza sulle donne (istituita il 17 dicembre 1999 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite è volta a sensibilizzare ogni essere umano sulle violenze fisiche e psicologiche che milioni di donne, in ogni parte del mondo, soffrono dentro e fuori le mura domestiche). Per la Scuola è l’occasione per una riflessione sulla violenza fisica, verbale, psicologica ai danni delle donne. 

o   10 dicembre - Giornata mondiale dei diritti umani (la data è stata scelta per ricordare la proclamazione da parte dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite della Dichiarazione universale dei diritti umani, il 10 dicembre 1948). Per la Scuola è l’occasione per una riflessione sui diritti inalienabili di ogni persona. 

o   27 gennaio – Giornata della Memoria (istituita il 1° novembre 2005 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per commemorare le vittime dell’Olocausto. In quel giorno del 1945 le truppe dell'Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz). Per la Scuola è l’occasione per la visione di film, per incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, anche con testimoni; una riflessione sulle violenze etniche e razziali che hanno caratterizzato quel periodo buio. La finalità della Scuola in questi momenti è anche sensibilizzare rispetto alle tante piccole discriminazioni che attiviamo a volte inconsapevolmente verso chi ci sembra diverso da noi.

o   7 febbraio – Giornata Nazionale contro il Bullismo (iniziativa nata nel 2018 che si colloca nel Piano Nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo voluta dal Miur, il simbolo della lotta nazionale delle scuole italiane contro il Bullismo è un Nodo Blu). Per la Scuola è l’occasione per sviluppare iniziative di sensibilizzazione sui temi del bullismo e del cyberbullismo e promuovere percorsi di approfondimento secondo le necessità rilevate. 

o   Secondo giorno della seconda settimana di febbraio - Giornata Europea della Sicurezza in Rete (Safer Internet Day) indetta dalla Commissione Europea nel 2004 è una giornata internazionale di sensibilizzazione per i rischi che comporta utilizzare internet e per promuoverne un uso consapevole. Per la Scuola è l’occasione per sviluppare iniziative di sensibilizzazione sui temi della comunicazione non ostile e di promozione di una cittadinanza digitale attiva e consapevole.

o   10 febbraio - Giorno del Ricordo (solennità civile nazionale italiana volta a conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale). Per la Scuola è l’occasione non solo per approfondire la conoscenza dei fatti ma anche per riconoscere l’importanza ed il valore del patrimonio storico, culturale, artistico e letterario delle comunità che si configurano come minoranze. 

o   6 marzo – Giornata europea dei Giusti, (istituita il 10 maggio 2012 dal Parlamento europeo, ricorda le figure esemplari che si sono battute e si battono contro tutte le persecuzioni e in difesa dei diritti umani). Per la Scuola è l’occasione per sottolineare il valore di chi in determinate situazioni riesce comunque a fare la cosa giusta per sé e per gli altri.

o   8 marzo – Giornata internazionale della donna e marzo “mese delle STEM” per la promozione delle pari opportunità volte a contrastare gli stereotipi di genere. “STEM: femminile plurale” intende favorire una riflessione sulla presenza delle donne nelle discipline STEM, al fine di incoraggiare in modo pari studentesse e studenti a sviluppare una lettura critica dei pregiudizi e degli stereotipi di genere riguardanti le materie scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche, nonché di incoraggiare le studentesse allo studio di tali materie. Per la Scuola è occasione per riflettere sugli stereotipi di genere.

o   21 marzo – Giornata mondiale della Sindrome di Down riconosciuta dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2011. Il giorno e il mese sono stati scelti per correlarli alla particolare numerazione cromosomica e al 21, che indica il cromosoma alterato. Detta anche “trisomia 21” è una condizione cromosomica solitamente associata a un ritardo nella capacità cognitiva e nella crescita fisica, oltre che a un particolare insieme di caratteristiche del viso. Per la Scuola è l’occasione per riflette sulla disabilità e sui diritti delle persone con disabilità.

o   2 aprile - Giornata mondiale della consapevolezza sull’Autismo istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2007. Scopo della giornata è sottoporre all’attenzione di tutti i diritti delle persone nello spettro autistico. Molti monumenti nel mondo in questa giornata sono illuminati dal colore blu. Per la Scuola è l’occasione per riflettere sulla disabilità e sui diritti delle persone con disabilità.

o   4 giugno – Giornata internazionale dei bambini innocenti vittime di aggressioni (istituita il 19 agosto 1982 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha come obiettivo riconoscere il dolore sofferto dai bambini e dalle bambine vittime di abusi fisici, psicologici ed emotivi, e promuovere la protezione dei loro diritti). Per la Scuola è l’occasione per riflettere su tutte le forme di violenza sofferte dai bambini. 

 

Un monitoraggio sotteso

Le ricorrenze sono momenti di riflessione importanti nella presa di coscienza di una comunità, in questi momenti tutti i media lavorano nella medesima direzione. Per questo la Scuola attiva, in queste occasioni, delle iniziative che consentono ai ragazzi di esprimere liberamente il loro malessere rispetto alle tematiche via via affrontate (un tema con traccia aperta, una discussione mirata…).

Il rinforzo, in determinate ricorrenze, di molteplici canali che insistono sul medesimo messaggio consente ai ragazzi di trovare un supporto emotivo maggiore e di denunciare più facilmente i soprusi e i malesseri a cui si sentono sottoposti. Queste occasioni, cui si affianca l’osservazione quotidiana delle dinamiche di classe, in particolare durante i momenti delle ricreazioni in cui la situazione è meno strutturata e i ragazzi si relazionano più liberamente, consentono alla Scuola di far emergere le necessità specifiche del gruppo classe ed eventualmente di attivare le misure di prevenzione dei livelli successivi o il protocollo per la gestione delle emergenze.  

In due momenti particolari (che corrispondono a due momenti importanti dell’anno scolastico, quando le classi, in particolare le classi in ingresso nella scuola, stanno assestando le loro dinamiche interne e all’inizio del secondo quadrimestre) potrà essere richiesto ai ragazzi di raccontare il proprio pensiero o il proprio malessere in componimenti con tracce il più possibile ‘aperte’ ad ogni declinazione personale:

DATA

RICORRENZA

ESEMPIO DI TRACCIA APERTA

20 NOVEMBRE

Giornata mondiale dei diritti dei bambini

I miei diritti

7 FEBBRAIO

Giornata Nazionale contro il Bullismo e il Cyberbullismo

Bullismo

 

Eventuali elementi rilevanti emersi nei componimenti dei ragazzi verranno poi condivisi con il Consiglio di classe che si attenzionerà e deciderà opportune azioni educative nella classe.

Nei Consigli di Classe sarà sempre inserita all’Ordine del giorno la voce relativa al monitoraggio del benessere della classe.

Piano Nazionale per l’Educazione al Rispetto   

L’intento della Scuola, in accordo con le finalità espresse dal MIUR, è quello di mettere in atto un insieme sistematico di azioni educative e formative volte ad assicurare l’acquisizione e lo sviluppo di competenze trasversali, sociali e civiche, che rientrano nel più ampio concetto di educazione alla cittadinanza attiva e globale. 

Il Piano è ispirato ai principi espressi dall’art. 3 della Costituzione della Repubblica Italiana: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.

La Scuola promuove tutte le azioni necessarie per la diffusione della cultura del rispetto, con l’obiettivo di arrivare a un reale superamento delle disuguaglianze e dei pregiudizi, coinvolgendo tutti: studenti, famiglie, operatori della Scuola.

La Scuola, in accordo con le finalità del Piano nazionale per l’educazione al rispetto, prevede un percorso di sensibilizzazione attiva e trasversale in continua crescita e sviluppo con la collaborazione di tutti gli operatori.

 

 

Prevenzione Selettiva   

La Prevenzione Selettiva è rivolta a situazioni e realtà particolarmente fragili e vulnerabili, è rivolta quindi a sottogruppi a rischio nell’ottica di lavorare sulle competenze socioemotive, sulla capacità di coping (cioè sui meccanismi psicologici adattativi messi in atto da un individuo per fronteggiare problemi emotivi ed interpersonali allo scopo di gestire, ridurre o tollerare lo stress ed il conflitto; il potenziamento di strategie di adattamento consente un aumento della resilienza degli individui), sulla regolazione delle emozioni. Si intende potenziare la capacità di affrontare e risolvere un problema nonostante una serie di vulnerabilità individuali dei ragazzi o specifiche del contesto.

La Prevenzione Selettiva è connotata dal colore giallo, diventa importante prestare attenzione e attivarsi destinando risorse in tempi brevi rispetto alle necessità della situazione.

Le azioni con cui la Scuola si attiva in merito alla Prevenzione Selettiva sono connotate da sistematicità e continuità nel tempo dell’intervento, non si tratta di iniziative ‘una tantum’ ma sono pensate dal Consiglio di Classe affinché si attivi un percorso di riflessione efficace che interessi tutta la classe; il percorso di rinforzo si muove su obiettivi specifici: si va da una maggior consapevolezza a una responsabilizzazione personale, fino a una attitudine a non tollerare le prevaricazioni.

Le AZIONI SPECIFICHE con cui la Scuola si attiva in merito alla Prevenzione Selettiva, in affiancamento a quelle del livello di prevenzione precedente, sono:

·       interventi di potenziamento delle abilità emotive ed empatiche anche con incontri di sensibilizzazione; la competenza emotiva, cioè il saper esprimere e regolare le proprie emozioni, e la competenza empatica, cioè il sapersi mettere nella prospettiva emotiva dell’altra persona, sono importanti strumenti di consapevolezza emotiva che limitano nel gruppo la presenza di fenomeni di prevaricazione interrompendo meccanismi di disimpegno morale.

Le competenze emotive ed empatiche fanno riferimento alle abilità pratiche necessarie per l’autoefficacia dell’individuo nelle transazioni sociali. Implicano la capacità di comprendere le proprie e altrui emozioni, di esprimerle, di regolarle e di utilizzarle in modo adeguato nei processi cognitivi e negli scambi sociali. Per potenziarle la Scuola lavora con la tecnica del role playing e con la discussione e rielaborazione di stimoli mirati.

·       colloqui con lo Psicologo dello Sportello interno di Ascolto istituito dalla Scuola e disponibile per insegnanti, studenti, genitori.  

·       costruzione di regole antibullismo nella classe: i ragazzi lavorano alla costruzione di un sistema di regole e di standard di comportamento volti alla convivenza positiva. Le regole (poche, chiare, semplici, diffuse e condivise) comportano una interiorizzazione della norma e una condivisione dell’etica antibullismo. 

La finalità è stringere un Patto di classe per il benessere comune. È previsto un sistema di rinforzo positivo e di conseguenze di tipo riparativo per chi infrange il patto di classe; un comportamento intrinsecamente motivante (accolto da consenso sociale) si riprodurrà poi da sé all’interno del gruppo

·       percorsi basati su stimoli culturali e approccio curricolare, ci si avvale delle attività del curricolo anche per contrastare fenomeni di bullismo. I contenuti sono mirati al problema e il processo di sensibilizzazione degli alunni si avvale di una metodologia didattica interattiva (non unilaterale): dopo aver presentato il materiale proposto (lettura, visione di un video…) l’alunno è chiamato a rielaborare personalmente il problema facendo emergere il proprio pensiero e i propri vissuti.

Nella prevenzione selettiva lo stimolo video sarà particolarmente utilizzato per vari motivi: perché gli stimoli audio-visivi presentano un carattere di varietà e versatilità ed hanno un forte impatto comunicativo, perché la finzione di realtà è particolarmente coinvolgente ed adatta a mantenere l’attenzione, perché alcuni concetti astratti vengono resi concreti nei fatti ma soprattutto perché i giovani padroneggiano i codici iconici meglio di quelli esclusivamente verbali.


 

Prevenzione Indicata   

La Prevenzione Indicata, laddove i fenomeni sono già in qualche modo esplosi all’interno della Scuola e può esserci una situazione di particolare emergenza è rivolta a persone coinvolte a vari livelli in fenomeni di bullismo, nell’ottica di supportare le vittime e fermare le prepotenze prima che queste si cronicizzino nel tempo. In questi casi si dovrebbe investire in modo massiccio non soltanto all’interno della Scuola, ma anche a livello di famiglia e di comunità.

La Prevenzione Indicata è connotata dal colore rosso, è fondamentale attivarsi immediatamente trattandosi di situazioni di emergenza, si deve intervenire tempestivamente per indagare e fermare una situazione in atto. La tempestività è particolarmente rilevante.

·       Le AZIONI SPECIFICHE con cui la Scuola si attiva in merito alla Prevenzione Indicata, in affiancamento a quelle dei livelli precedenti di prevenzione, sono:

·       colloqui individuali con i ragazzi (presunti bulli, presunte vittime, presunti osservatori) e con i genitori; ha la finalità di indagare la presenza e la qualità del fenomeno, il suo impatto e le caratteristiche delle eventuali prepotenze

·       monitoraggio continuo (osservazione diretta) da parte di tutti gli operatori della Scuola attenzionati per rilevare eventuali comportamenti di prevaricazione, specialmente in momenti meno strutturati con le attività didattiche (ricreazioni, ingresso, uscita, visite culturali, mensa, attività sportive …)

La Scuola prende in carico situazioni problematiche che necessitano di chiarezza. Nel caso in cui ci sia sentore di fenomeni di Bullismo, anche in assenza di una prima segnalazione si attiva il Protocollo per la Gestione delle Emergenze.